Carrara è interessata dal progetto del nuovo elettrodotto ‘HVDC Milano – Montalto’. Si tratta di un’opera è curato da Terna, una società pubblica che, per legge nazionale, è proprietaria della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale, nonché titolare della concessione delle attività di trasmissione dell’energia elettrica su tutto il territorio nazionale.
L’opera, che collegherà il Lazio e la Lombardia con un tracciato di circa 500 chilometri, rientra tra le dorsali elettriche previste dall’innovativo progetto Hypergrid e favorirà l’integrazione delle rinnovabili e l’aumento della capacità di trasporto di energia grazie alla tecnologia della trasmissione in corrente continua (HVDC – High Voltage Direct Current).
Cliccando qui potrete avere qualche informazioni in più sul progetto e gli incontri di condivisione. Intanto proveremo qui di seguito a rispondere a qualche possibile domanda
Chi realizza il progetto?
Il progetto del nuovo elettrodotto è curato, come detto, da TERNA, una società pubblica che, per legge nazionale, è proprietaria della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale.
Ma di che cosa stiamo parlando?
TERNA, all’interno del più complessivo progetto “HYPERGRID”, sta progettando un nuovo elettrodotto, denominato “HVDC Milano – Montalto”, con una capacità fino a 525 Kv in corrente continua la cui finalità è quella garantire gli obiettivi di transizione e sicurezza energetica, realizzando un’operazione di ammodernamento degli elettrodotti già esistenti, accompagnata da nuovi collegamenti sottomarini.
Perché la transizione e la sicurezza energetica?
Perché il nuovo elettrodotto da realizzarsi favorirà proprio l’integrazione delle fonti rinnovabili nella rete nazionale (per le quali si prevede, un incremento di 70 GW di impianti eolici e fotovoltaici da installarsi entro il 2030). e risulterà, quindi, necessario sia per la de-carbonizzazione della nostra società, sia per aumentare il livello di sicurezza e resilienza del sistema elettrico nazionale.
Queste le finalità, ma in concreto che cosa accadrà?
In concreto verrà realizzata una nuova connessione elettrica che da Montaldo di Castro, nel Lazio, tramite cavo sottomarino raggiungerà la costa toscana e da qui la Stazione elettrica di Avenza per poi raggiungere Milando con un nuovo elettrodotto aereo.
Ma quali saranno i Comuni interessati sul nostro territorio?
Il cavo sottomarino raggiungerà la nostra costa sul territorio del Comune di Massa e poi da li, con cavo terreste, l’elettrodotto arriverà fino alla Stazione elettrica di Avenza con attraversamenti sia del territorio del Comune di Massa (fino alla frazione di Alteta), sia del territorio del Comune di Carrara (lungo Via delle Pinete, Viale Zaccagna, Via Berneri, via Avenza Massa, Via Dorsale, Via Longobarda ed, infine, lungo l’Aurelia). La linea area che partirà dalla stazione di Avenza interesserà i comuni di Carrara, Fosdinovo, Aulla e Fivizzano in Toscana e Sarzana, Castelnuovo Magra e Luni in Liguria
Ma chi autorizza questo progetto?
Il soggetto che è chiamato ad autorizzare il progetto è il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che agirà in accordo con le Regioni interessate dal nuovo elettrodotto (quindi, per il nostro territorio, la Regione Toscana, ma anche il Lazio, la Liguria, l’Emilia Romagna e la Lombardia).
Quindi, che cosa può e deve fare il Comune?
Il Comune di Carrara, come anche il Comune di Massa e gli altri comuni della nostra Provincia (Aulla, Fosdinovo e Fivizzano), saranno chiamati in sede di Conferenza dei Servizi Ministeriale, dopo la presente fase di consultazione a cura di Terna, a esprimere le proprie osservazioni e pareri sul progetto, anche chiedendo modifiche ai tracciati ove gli stessi risultassero troppo impattanti sui territori per i cittadini, le imprese ed il nostro eco-sistema. I pareri verranno chiesti ai Comuni, alle Soprintendenze per l’Archeologia, le Belle Arti ed il Paesaggio, per quanto concerne eventuali vincoli di carattere paesaggistico e archeologico, al Ministero della Salute, per quanto riguarda gli impatti sulla salute dei campi elettrici e magnetici, inoltre, saranno richiesti pareri relativamente ai vincoli ed ai rischi idrogeologici, alla movimentazione dei fondali marini derivante dall’attività di posa in mare di cavi e condotte ed, infine, saranno coinvolti gli Enti eventualmente interferiti, come, i gestori delle linee elettriche di distribuzione, delle ferrovie delle strade, dei metanodotti, degli acquedotti.
Perché Terna fa una consultazione pubblica?
Perché lo prevede la norma nazionale e quelle comunitaria ed in particolare, sia il D.P.C.M. 10 maggio 2018, n. 76, sia l’Allegato I.6 al d. lgs. 36/2023, prevedono che questi tipi di opere siano da sottoporre al cosiddetto “Dibattito Pubblico”; per questo motivo, nonché in attuazione di quanto previsto dall’art.60, comma 2, del decreto-legge 76/2020, TERNA ha avviato la consultazione pubblica delle cittadinanze coinvolte con le modalità e sulla base di quanto previsto dal Regolamento Europeo n.869/2022;
Come si sviluppa la consultazione pubblica?
La consultazione viene realizzata da Terna con 8 incontri (dal 22 gennaio 2025 al 07 febbraio 2025, tutti e solo on line, quindi, il Comune non avrebbe potuto fornire alcuna sala apposita), dedicati all’illustrazione dell’opere e degli impatti della stessa per ogni singolo territorio coinvolto.
Come si possono proporre osservazioni al progetto?
Entro la data del 21 maggio 2025, sarà possibile, per chiunque, inviare le proprie osservazioni al progetto all’indirizzo mail info.MIMO@terna.it.; gli esiti della consultazione saranno illustrati, da TERNA, in un appuntamento finale che si svolgerà entro il 26 novembre 2025.